Gli effetti biologici della radiofrequenza

Le radiazioni non ionizzanti
comprese in campi di radiofrequenza tra i 300 Hz e i 300 GHz, pur
essendo troppo
deboli per rompere i legami che tengono unite le molecole all'interno
delle
cellule, producono sull'uomo diversi effetti biologici che dipendono
dalla
loro intensita'. I campi di radiofrequenza superiori a 10 GHz vengono
assorbiti
dalla superficie della pelle ma pochissima energia penetra nei tessuti
sottostanti. Tra 1 MHZ e 10 GHz penetrano nei tessuti esposti e
producono calore
a seguito dell'assorbimento di energia, misurato in SAR (tasso di
assorbimento
specifico) pari a watt/chilogrammi. Gli effetti estetici ottenibili sono
legati
all'emissione di una radiofrequenza in grado di determinare la
contrazione
delle fibre collagene superficiali e profonde, fino alla fascia
muscolare. In
genere, nei tessuti che mostrano una maggiore impedenza alla
conduttivita', p.e.
quello adiposo, si genera piu' calore con conseguente maggior effetto
termico
L'effetto biologico prodotto nel derma superficiale e profondo e' la denaturazione delle fibre collagene con una loro conseguente contrazione immediata a 360°, con effetto progressivo nei mesi successivi. Viene stimolata anche l'attivita' dei fibroblasti con sintesi di nuovo collagene e aumento della densita' dermica. Cio' distende visibilmente i tessuti e riduce la lassita' cutanea determinando un visibile effetto simil-lifting.
L'effetto biologico prodotto nel derma superficiale e profondo e' la denaturazione delle fibre collagene con una loro conseguente contrazione immediata a 360°, con effetto progressivo nei mesi successivi. Viene stimolata anche l'attivita' dei fibroblasti con sintesi di nuovo collagene e aumento della densita' dermica. Cio' distende visibilmente i tessuti e riduce la lassita' cutanea determinando un visibile effetto simil-lifting.