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Studi effettuati

  Studi effettuati
 La cavitazione ad ultrasuoni è un metodo che da pochi anni ha ottenuto il bollino di approvazione dei ricercatori, da due studi condotti in Spagna e negli Stati Uniti  su poco meno di duecento persone: gli ultrasuoni, raccontano gli sperimentatori, riducono di un paio di centimetri la circonferenza di pancia, cosce e fianchi in una sola seduta, con risultati che si vedono subito e durano mesi se si ha l' accortezza di muoversi un po' e mangiare sano. IL macchinario produce ultrasuoni, cioè onde sonore ad alta frequenza. Le stesse onde usate per fare le ecografie, però focalizzate sotto la pelle: all' esterno non hanno effetto, ma nel punto in cui si concentrano si comportano come onde d' urto con un' energia elevata, sufficiente a rompere le cellule adipose. Durante il trattamento gli ultrasuoni vengono emessi a intermittenza, così la pelle e i tessuti circostanti non si scaldano troppo, l' effetto è selettivo. Le cellule adipose colpite si «sgonfiano», liberando in circolo i lipidi: ci pensa poi il fegato a metabolizzarli per eliminarli come se avessimo mangiato un pasto un po' pesante. Senza che aumentino i grassi nel sangue o si affatichi il fegato, come dimostrano analisi ed ecografie epatiche dei pazienti coinvolti nelle sperimentazioni. Niente bisturi o anestesia, nessuna precauzione specifica dopo il trattamento
La cavitazione con ultrasuoni ha precise indicazioni e non si deve proporre, ad esempio, a chi ha problemi metabolici e vascolari, o soffre di diabete. Ha poco effetto anche sulla cellulite di vecchia data, difficile da trattare e i risultati migliori si ottengono trattando aree non troppo estese

Fonte: Corriere della Sera
 

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